Presentato in anteprima a Handimatica 2024, “Tutta un’altra Musica” è un concept di didattica digitale inclusiva. Questo progetto sperimentale, che poggia le sue fondamenta su una didattica inclusiva, sfrutta strumenti tecnologici avanzati che diventano facilitatori per una miglior comunicazione ed espressività, rendendo la musica veicolo di opportunità ed inclusione per tutti, dal bambino all’adulto.
Il Ruolo degli Ausili Tecnologici nel Progetto “Tutta un’Altra Musica!”
L’introduzione degli ausili tecnologici nel percorso di crescita musicale dei bambini a partire dall’età del Nido d’Infanzia può trasformare profondamente il modo in cui essi concepiscono tali strumenti, rendendoli con il tempo normali e integrati anziché percepiti come meri strumenti compensativi. Attraverso un approccio progressivo e mirato, il progetto didattico Tutta un’Altra Musica! vuole sfruttare il potenziale degli ausili tecnologici per favorire l’inclusione, la motivazione e l’apprendimento musicale in tutte le fasce d’età, partendo da una metodologia che evolve gradualmente in un percorso educativo verticale fin dall’età del Nido.
Fascia d’età 0-3 anni: la tecnologia nascosta
In questa prima fase di sviluppo, gli ausili tecnologici vengono utilizzati in modo discreto, quasi invisibile. Essi vengono integrati tra i materiali didattici tradizionali, creando per i bambini un ambiente magico ed accattivante. Le attività proposte sfruttano il fascino della scoperta e del gioco per stimolare l’interesse senza che i bambini interagiscano direttamente con la tecnologia. L’obiettivo è creare un’esperienza musicale ricca e coinvolgente, in cui l’attenzione sia concentrata sul divertimento e sull’esplorazione sonora, senza evidenziare la presenza degli strumenti tecnologici. Questo approccio riflette l’idea che la tecnologia, in questa fase, debba essere una risorsa invisibile ma efficace.
Fascia d’età 3-5 anni: la scoperta della tecnologia
A partire dai 3 anni, i bambini iniziano a prendere consapevolezza del ruolo degli ausili tecnologici. Vengono introdotti strumenti visibili, che i bambini imparano a riconoscere come strumenti in grado di rendere le attività più piacevoli e stimolanti. Ad esempio, un ausilio tecnologico potrebbe essere presentato come un dispositivo che attiva un suono, un effetto o una sequenza durante un’attività musicale. In questa fase, l’approccio incoraggia i bambini a comprendere che la tecnologia non solo facilita l’attività musicale, ma la arricchisce, rendendola più stimolante e motivante. Le esperienze sono strutturate per coinvolgere attivamente i bambini e alimentare la loro curiosità verso il funzionamento degli ausili.
Fascia d’età 6-7 anni: l’uso consapevole
Nella fascia 6-7 anni, i bambini acquisiscono una comprensione più profonda degli ausili tecnologici e iniziano ad utilizzarli in modo consapevole. Essi imparano a riconoscere come la tecnologia possa supportare non solo il loro apprendimento, ma anche quello dei compagni con fragilità o bisogni educativi speciali. In questa fase, l’utilizzo diretto degli ausili diventa parte integrante delle attività didattiche, promuovendo un approccio collaborativo e inclusivo. I bambini comprendono che la tecnologia è uno strumento utile per ridurre le difficoltà, ampliare le possibilità musicali e migliorare la qualità della performance. La didattica punta a far emergere il valore degli ausili come strumenti che arricchiscono l’esperienza musicale per tutti.
Dagli 8 anni in su: la tecnologia come normalità
Superata la fascia dei 7 anni, gli ausili tecnologici vengono percepiti come strumenti ordinari e integrati nel percorso musicale. I bambini, avendoli conosciuti ed utilizzati fin dalla prima infanzia, li riconoscono come opportunità per migliorare la propria esperienza musicale ed includere i compagni con fragilità in modo naturale. La tecnologia viene valorizzata non solo per le sue funzioni compensative, ma anche come mezzo per arricchire la creatività, accrescere le competenze e rendere più gratificante la propria performance musicale. In questo modo, gli ausili diventano un elemento essenziale per promuovere l’inclusione e ampliare le possibilità espressive offerte dagli strumenti convenzionali che diventano strumenti plus o 2.0.